Obiettivi per il prossimo futuro

Foto für Ziele für die nahe Zukunft

Riuniti recentemente a Masatsch, i 18 responsabili dei servizi della Comunità comprensoriale hanno messo a punto gli obiettivi per l’anno in corso e per il 2019. La lista degli obiettivi è lunga. Abbiamo chiesto alla Segretaria generale ed al direttore dei Servizi sociali di citarci quelli su cui è concentrata maggiore attenzione.

L’obiettivo che più di ogni altro investirà tutti i settori è quello relativo alla digitalizzazione dei processi amministrativi: “È un passo quanto mai necessario, reso ora più urgente dalla nuova normativa europea sulla protezione dei dati, che a partire dal 24 maggio dovrà essere a regime”, spiega la Segretaria generale Gabriella Kerschbaumer. “Si tratta di misure che dobbiamo prendere per perseguire anche in futuro la nostra mission, ovvero tutelare e sviluppare la qualità della vita della nostra comunità”.

In questo senso sono pensati gli obiettivi dei Servizi sociali; anche il progetto SPRAR - che permette ai Comuni di ospitare piccoli gruppi di richiedenti asilo invece di vedere aprire un CAS (Centro di accoglienza straordinaria) sul proprio territorio - è pensato per tutelare la qualità della vita dei cittadini: “Ci stiamo lavorando già da mesi e proprio in queste settimane i primi ospiti sono stati accolti negli appartamenti. Abbiamo cominciato a Montagna, Cortina ed Egna”, spiega il direttore Bernhard von Wohlgemuth, “ora si tratta di seguire l’andamento di questo percorso affrontando di volta in volta le criticità che emergono”.

Lo stesso discorso vale per l’accompagnamento abitativo socio-pedagogico, un servizio che ha preso il via e va sviluppato: “L’obiettivo è permettere alla persone con disabilità che hanno una grossa autonomia di continuare a vivere a casa propria. I nostri dipendenti fanno loro visita 2 o 3 volte in settimana, a seconda delle necessità, aiutandole a risolvere le difficoltà che incontrano o sostenendole in attività che non sono in grado di svolgere”, così von Wohlgemuth.

Accade a volte che da grossi problemi scaturiscano delle opportunità. È quanto è successo con lo scandalo dei vitalizi che ha investito la provincia nel 2014: la restituzione da parte di alcuni consiglieri ha permesso la creazione di un fondo che ora viene ridistribuito sul territorio. In Oltradige-Bassa Atesina viene utilizzato per sostenere le famiglie delle persone con disabilità, in particolare per l’accesso ai centri diurni, che alleggerisce i familiari che si occupano della cura, e per la pianificazione del loro futuro: in dialogo con l’utente, i suoi familiari e gli amici più stretti, si stabilisce un programma di lavoro o formazione che ne migliori la qualità di vita.

Dedicato ai familiari di chi ha bisogno di assistenza e cura è anche il progetto di sviluppo degli Sportelli (articolo in questo numero), mentre il progetto che sta prendendo forma a Magrè ha come target un gruppo di persone con disabilità: “Nella cosiddetta Pförtnerhaus allestiremo un laboratorio aperto in cui lavorerà il gruppo che attualmente si trova a Cortaccia”, spiega il dott. Von Wohlgemuth. “L’obiettivo è l’inclusione: immaginiamo infatti un luogo che possa essere visitato dalle scuole, in cui si sviluppino progetti di collaborazione”.

Proseguono intanto le procedure di accreditamento delle strutture e l’organizzazione dei concorsi pubblici per assumere il personale necessario a raggiungere gli obiettivi fissati.

02/04/2018