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La struttura si trova nella frazione di Sant’ Antonio – Caldaro ed è servita a poche decine di metri dal collegamento con i mezzi pubblici. Gli operatori sono presenti dal lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 21.00/21.30 max. ed il sabato e/o festivi dalle 10.00 alle 17.00 (in base al personale full/part-time).
Prima dell’inserimento vero e proprio, la persona ha la possibilità di frequentare il servizio attraverso una settimana d’orientamento gratuita, dove si partecipa alla quotidianità della struttura, per aver modo di aderire con maggiore sicurezza, convinzione e motivazione, all’offerta del progetto abitativo.
Il periodo di prova è di due mesi (prorogabili per altri due mesi).
Dopo aver individuato e concordato insieme alla persona gli obiettivi di riabilitazione sociale e di autonomizzazione da raggiungere, gli operatori in accordo con il CSM di riferimento, collaborano insieme per migliorare le capacità e le abilità di vita quotidiana della persona.
Se i due mesi di prova hanno esito positivo, si procede con l’assunzione definitiva.
La comunità alloggio si sviluppa su due piani e può ospitare fino ad un massimo di 8 persone. Quasi tutte le stanze sono singole (considerate spazio privato per le quali viene consegnata una chiave personale, oltre a quella d’entrata del servizio stesso) ed alcune hanno il bagno privato. Ogni persona ha la possibilità di personalizzarla oltre all’arredamento base (letto, materasso, armadio, scrivania e sedia).
Gli spazi comuni invece comprendono cucina, sala da pranzo/soggiorno, due bagni con uso doccia e vasca in base alle singole preferenze ed un ulteriore soggiorno al piano di sopra.
Lo spazio esterno di pertinenza invece, comprende un grande parco con orto ed il laghetto delle ninfee.
La comunità alloggio di San Antonio/Caldaro offre non solo un servizio abitativo ma anche un prendersi cura di sé, condividere gli spazi con altre persone e tenerli puliti, organizzarsi il tempo, uscire per impegni e commissioni necessarie o per passare il tempo libero, gestire in autonomia il proprio denaro.
Abitare per un periodo della propria vita in comunità vuol dire occuparsi di queste cose, insieme ad altri e sostenuti dagli operatori.
Una persona con malattia psichica (dove la diagnosi deve risultare prevalente) può frequentare i servizi temporaneamente o a lungo termine, l’importante è che sia maggiorenne.
L'ammissione di persone di età superiore ai 60 anni invece, è consentita solo in casi eccezionali.
L'ammissione è prevista per persone che hanno ha un contatto regolare con il Centro di Salute Mentale territorialmente competente e per chi ha inoltre un’occupazione stabile di almeno mezza giornata (ad es. lavoro sul libero mercato, inserimento lavorativo, inserimento in un servizio riabilitativo lavorativo, la frequenza presso laboratori protetti o centri diurni, frequenza regolare e/o ripresa di studi di scuola media superiore oppure università).
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